Amarene Brusche di Modena IGP

Scopriamo la squisitezza della confettura di Amarene Brusche di Modena: un prodotto che ha ottenuto il riconoscimento IGP e che si lascia apprezzare in tutta la sua golosa intensità

Soggiorno-in-agriturismo-con-produzione-amarene-MaranelloI frutti del ciliegio amaro sono i protagonisti di questa speciale confettura di Amarene Brusche di Modena – Marene che permette di offrire al nostro palato un trionfo di sapore da non perdere di gustare in tanti modi differenti e con la garanzia di assaporare un prodotto che da sempre viene realizzato senza l’aggiunta di conservanti o di addensanti.

Questi squisiti frutti si offrono alla vista con le loro belle tonalità di colore, che spaziano dal rosso vivo a quello più intenso e scuro, anticipando una succulenta bontà, dalle sfumature tendenzialmente amarognole.

Il ciliegio acido

E’ definito una pianta generosa. Dal ciliegio acido hanno origine le buonissime visciole, con il loro colore rosso intenso e con la dolcezza di un sapore davvero unico.

Le marasche, al contrario, propongono un gusto aspro e sono caratterizzate da un colore molto più scuro. Le amarene, dal colore chiaro, offrono, anch’esse, un sapore al palato che tende all’amarognolo.

Il ciliegio acido è una pianta originaria dell’Asia, è piuttosto cespugliosa, ha delle dimensioni non troppo grandi e può vivere fino a 30 anni.

La sua principale caratteristica è, però, quella di avere una evidente capacità di adattamento che le consente di crescere e di svilupparsi anche in terreni o a temperature che per altri alberi da frutto potrebbero risultare non troppo favorevoli.

La confettura tipica del modenese

Le origini di questo ottimo prodotto ci portano, naturalmente, molto lontano nel tempo. E’, infatti, una produzione tradizionale locale e tipica da sempre della zona del modenese.

Sembra che le prime notizie certe che la riguardano arrivino dal periodo del Rinascimento e nell’Ottocento è stata raccontata nella sua modalità di produzione nel ricettario del grande esperto di gastronomia Pellegrino Artusi.

Dal punto di vista delle indicazioni del Disciplinare di Produzione, la confettura di ciliegie acide deve essere prodotta e lavorata esclusivamente nel territorio della provincia di Modena e di parte di quella di Bologna.

E’ in questa zona, infatti, che è possibile ottenere frutti di alta qualità che danno origine a questa confettura la cui peculiarità le ha permesso – prima in Europa – di ottenere il riconoscimento IGP nel 2009.

Le sue caratteristiche

Per degustare un prodotto di alto pregio e di particolare squisitezza, la confettura deve avere un sapore tipicamente aspro, permettendo al palato di assaporarla in tutte le sue sfumature, mentre la sua consistenza deve essere sempre molto morbida e vellutata.

Ci sono delle precise indicazioni anche per quanto riguarda il suo colore, che dovrà essere, infatti, di una perfetta tonalità di rosso intenso e scuro.

La sua lavorazione

Come si arriva a produrre questa squisitezza che rende onore ai migliori frutti di questa pianta e arricchisce la nostra tavola?

L’alto pregio organolettico viene garantito proprio dal seguire una metodologia di lavorazione tradizionale e che inizia dalla scelta di frutti ben maturi.

I frutti vengono selezionati con cura e attenzione dal personale preposto e competente, quindi vengono immediatamente privati del nocciolo dopo essere stati inseriti in un macchinario apposito: la denocciolatrice.

Una volta eliminato il nocciolo, si dovrà procedere alla lavorazione della polpa e del succo, che dovranno essere cotti e, quindi, passeranno nel concentratore. 

Alla polpa e al succo viene aggiunta solo una certa quantità di zucchero saccarosio, quindi si porta il tutto a raggiungere una temperatura che va dai 60 agli 80 gradi, in modo da garantire che lo zucchero possa sciogliersi. Il tempo necessario per questa operazione è di circa 30 minuti. Si procede, quindi, alla cottura vera e propria che dura per oltre 5 ore.

Il procedimento con cui si ottiene la confettura è, dunque, una concentrazione e questa può avvenire sia per evaporazione, sia sottovuoto.

Una volta ottenuto il prodotto finale, questo dovrà essere confezionato in contenitori di diversa capacità e grandezza, a seconda del loro utilizzo, che verranno destinati alla vendita al dettaglio oppure per rifornire le pasticcerie.

I contenitori sono esclusivamente in vetro e, naturalmente, vengono dotati di una etichettatura che mette in primo piano e ben visibile ogni tipo di informazione e, soprattutto, il logo del prodotto: una lettera A che al suo interno contiene l’immagine di una bella amarena dal colore rosso e che rende questo prodotto perfettamente riconoscibile.

Come gustarla

Dal punto di vista organolettico offre un gusto particolare con una base asprigna molto evidente. La confettura può essere apprezzata dopo averla spalmata su una fetta biscottata ai cereali o integrale oppure per arricchire un poco di pane casereccio e ottenuto con una lavorazione artigianale.

In questo modo si può realizzare un trionfo di sapori del tutto genuini e che possono essere dedicati al momento della prima colazione, gustandone il sapore insieme con un buon caffè, oppure per ritagliare un momento di intervallo o per fare uno spuntino davvero prelibato e nutriente al punto giusto durante la giornata.

La confettura di amarene brusche diventa, però, un ottimo ingrediente anche per la preparazione di tanti tipi di dolci, a cominciare dalla classica crostata con pasta frolla, un dolce tipico del modenese che se viene preparato utilizzando il grano saraceno, propone un risultato ancora più pregiato e intenso.

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Un’altra ottima ricetta tradizionale che la vede protagonista è quella dei tortelli dolci al forno, di cui costruisce all’interno una morbida golosità, tutta da mordere e gustare.

Permette, inoltre, di creare il ripieno di buonissimi biscotti e arricchisce la preparazione di torte dall’impasto morbido e da assaporare in ogni occasione, anche accompagnate un buon tè aromatico.

E’ l’ingrediente giusto per preparare un’ottima cheesecake. Si presta, infatti, ad essere abbinata con molti tipi di formaggi, in particolare quelli locali, dei quali accompagna il sapore con la sua morbida e asprigna consistenza, quindi diventa un’idea in più per valorizzare un tagliere in occasione di una apericena o per gustare i formaggi a fine pasto in modo ancora più completo.

E’ squisita anche con il gelato, di cui valorizza la cremosità e rende facilissimo portare in tavola un dessert che vede fondere, in modo perfetto, la golosità con l’alta qualità.