Semi di sesamo

Scopriamo le virtù dei semi di sesamo. Dal sapore peculiare e suggestivo, donano una serie di vantaggi nutrizionali davvero molto interessanti: scopriamoli insieme a qualche idea su come gustarli.

sesamoLe loro origini ci portano lontano, in una terra piena di fascino e dalle tradizioni antichissime: l’India.

E’ qui, infatti, che viene coltivato il Sesamum Indicum, la pianta erbacea che produce questi semini che tutti conosciamo e che arrivano, con le loro ottime proprietà nutrizionali a rendere ricca la nostra tavola in tanti modi differenti, a cominciare dal trasformarsi in golose panature. Li troviamo nelle ricette di ispirazione orientale, ma anche in tantissime preparazioni siciliane, tra cui il famoso panino Mafalda che accompagna le ottime panelle.

Questi semi venivano utilizzati fin dai tempi più remoti e in questo caso andiamo davvero lontanissimo: è un viaggio virtuale nel tempo che ci porta fino ai Babilonesi. Il sesamo è, infatti, indicato come il condimento più antico che sia mai stato conosciuto e alcuni studi hanno confermato che la sua pianta è probabilmente una delle prime ad essere stata coltivata dall’uomo.

Il loro aspetto decorativo è ben visibile su determinati tipi di pane e di panini, a cui regalano un gusto tipico e sfizioso, vera gioia per gli appassionati, ma i semi di sesamo possono entrare in tante preparazioni culinarie, a cominciare dall’aggiungere il loro sapore ad una semplice e sana insalata mista, per renderla più ricca e nutriente, oppure al nostro muesli, permettendoci di fare così una prima colazione ancora più energetica e genuina.

Un dono dall’India

E’ proprio l’India il luogo in cui si produce la maggior parte del sesamo che troviamo oggi in commercio. Ritrovamenti in alcuni scavi archeologici hanno permesso di portare alla luce testimonianze che confermano qui la presenza del sesamo in tempi davvero remoti, se si considera che si fa riferimento al III° millennio a.C.

Vanno, però, considerate importanti anche altre produzioni, a partire dalla Cina fino all’Etiopia e passando per il Messico e gli Stati Uniti.

La sua sacralità

In sanscrito si chiama tila e il fatto di trovarlo riportato in molti testi sacri indiani ne sottolinea la sua origine sacra e divina. Secondo le antiche scritture, infatti, il sesamo sarebbe stato generato dalle gocce di sudore di Visnu: per questa sua peculiare origine veniva utilizzato anche a scopo religioso e rituale. Ancora oggi continua ad assolvere alla sua funzione di cibo sacro, è considerato un simbolo dell’immortalità, oltre ad essere utilizzato, anche sotto forma di olio, nella medicina ayurvedica.

E’ interessante sottolineare che in queste epoche molto antiche doveva essere seguita una sorta di “regolamento” in relazione alla vendita dei semi della sua pianta, che doveva essere circoscritta solo ed esclusivamente allo scopo “religioso” e quindi per essere utilizzata come dono o come cibo.

Le proprietà nutrizionali

Quella di sesamo è una pianta davvero bella da vedere, ha un aspetto molto delicato e viene ornata con fiori dai petali di colore rosa chiarissimo. I piccoli semi sono contenuti nei frutti e in ognuno ne troviamo un numero piuttosto elevato (a volte arrivano fino a 100) e possono essere di colore bianco e nero, anche se questi ultimi sono molto rari.

fiore di sesamo

E’ ancora più interessante scoprire tutte le loro virtù nutrizionali, a cominciare dal fatto che hanno un valore proteico di alta qualità. Ma quali sono gli altri vantaggi che propongono per il benessere del nostro organismo?

Iniziamo dal sottolineare che hanno un altissimo contenuto di calcio e per questo sono un aiuto molto valido per integrare nel modo migliore l’alimentazione di chi soffre di problematiche come l’osteoporosi. Contengono anche ferro e fosforo e non dimentichiamo l’importanza dell’acido linoleico e di quello oleico, che permettono di tenere sotto controllo il funzionamento del sistema cardiocircolatorio.

Possiamo dire, inoltre, che hanno un’azione tonica, grazie all’alto contenuto di zinco, quindi sono utili per riprendere energia in casi di astenia, di depressione, per superare in modo ottimale un periodo di convalescenza. Nel consumare i semi di sesamo bisogna, naturalmente, fare attenzione alle calorie, che forniscono in buona quantità: la regola, quindi, è sempre quella di non esagerare, ma di farli rientrare nella nostra alimentazione in modo equilibrato per non perdere tutti i benefici che sono in grado di donare.

Le “interpretazioni”

I semi di sesamo sono generalmente di colore chiaro, ma esiste anche una varietà nera, che alla tipica colorazione aggiunge la peculiariatà di un sapore più intenso e viene particolarmente utilizzata nelle preparazioni della cucina orientale.

Da questi semi si ricava, inoltre, un olio che diventa l’ingrediente, ad esempio, della salsa tahin. Il gomasio è un’altra delle loro interpretazioni: si ottiene miscelando, tostando e poi pestandoli insieme con del sale grosso marino, permettendoci di ottenere un’ottima (e più salutare) alternativa al sale.

Oltre, però, all’utilizzo in cucina, bisogna sottolinearne anche le virtù anti-infiammatorie e il fatto che siano ricchi di tantissime vitamine, tra cui la Vitamina A, la Vitamina E e quelle, importantissime, del Gruppo B. Tra le varie utilizzazioni ricordiamo anche quelle che portano benefici da un punto di vista estetico: l’olio di sesamo, infatti, è in grado di regalare tonicità alla pelle del nostro viso e del nostro corpo. Possiamo utilizzarlo come olio di base per un massaggio a cui aggiungere, ad esempio, dello zenzero. E se lo mescoliamo con un poco di sale grosso, otterremo uno scrub per il corpo rapido, naturale e molto efficace.

I semi di sesamo in cucina

Sono spesso aggiunti nell’impasto di determinati tipi di pane, per fare degli ottimi croccantini per uno snack tutto gusto e salute, ma possiamo utilizzarli anche nella preparazione di tante ricette che acquistano un tocco di sapore in più, oltre a tutti i benefici, che abbiamo già sottolineato, da un punto di vista nutrizionale.

Entrano, naturalmente, prima di tutto nella preparazione di ricette orientali, ma sono ottimi, insieme con altri ingredienti come i chiodi di garofano, anche per creare un’acqua aromatica che arricchisce il gusto del pesce. Una delle utilizzazioni più golose è sicuramente quella che li vede nella preparazione di ottime impanature per la carne, a partire dal pollo.

Sono un prodotto molto versatile e, quindi, possiamo trovarli anche in alcune ricette di dolci: con i semi di sesamo, infatti, si possono preparare degli ottimi biscotti, dall’aspetto sfizioso e dal gusto originale. E se vogliamo, invece, creare un piatto light e nello stesso tempo gustoso, possiamo fare un ottimo riso con verdure varie a cui aggiungere i semi, che dovranno essere prima tostati in una padella senza aggiungere olio.

La “giuggiulena”

E’ il termine dialettale con cui in Sicilia viene indicato il sesamo. La “giuggiulena”, però, è anche un dolce tipico e gustoso dell’isola.

giuggiulena

Le sue origini sono arabe e si prepara durante il periodo delle festivitià natalizie. Gli ingredienti sono pochi: miele e semi di sesamo, ma la sua preparazione è molto lunga. Il risultato finale, però, è una deliziosa bontà, che viene ulteriormente arricchita dalla decorazione di confettini di zucchero coloratissimi.