Pizza Napoletana SGT

La Pizza Napoletana STG: scopriamo una delle bontà più gustose di sempre!

Unknown-4Chi non ama la pizza alzi la mano!

E’ uno degli alimenti più buoni, più golosi, più particolari e nello stesso tempo più genuini da assaporare in ogni occasione.

Approfittiamo della sua gustosa sfiziosità quando vogliamo fare uno spuntino pieno di sapore, diventa una sorta di rito che accompagna la cena di serate come quella del sabato, ma è una tentazione a cui cedere volentieri in ogni giorno della settimana!

Nutriente e sfiziosa, la pizza arriva sulla nostra tavola in tanti modi differenti e realizzata con le ricette più curiose e originali, ma oggi parliamo della Pizza Napoletana STG.

Le origini

Si definisce come un disco di pasta che viene condito con pomodoro e si definisce Napoletana proprio perché le sue origini ci portano a Napoli, la città in cui nacquero le prime pizzerie.

Chi l’abbia inventata, naturalmente, non è dato saperlo, quello che, però, sappiamo è che già tra il 1715 e il 1725 veniva citata in relazione all’utilizzo del pomodoro in cucina e che nel 1886 Raffaele Esposito, un cuoco napoletano, ebbe l’intuizione di invenare la “pizza Margherita“, dedicata a Margherita di Savoia.

Ottima da gustare in ogni momento, la pizza deve, però, essere consumata appena cotta, in modo che possa comunicarsi in modo completo dal punto di vista organolettico.

La Pizza Napoletana STG

Le caratteristiche della Pizza Napoletana sono indicate nel Disciplinare di Produzione che ce la “racconta” a tutto tondo, iniziando dal definirla un prodotto a base di pasta lievitata e da cuocere, dopo essere stata ben condita, rigorosamente in un forno alimentato a legna. Questo tipo di cottura, infatti, ne accentua la qualità e che, comunque, deve essere garantita anche e soprattutto dalla scelta di ingredienti di prim’ordine.

La farina con cui deve essere lavorata la pasta è quella “00”, anche se nel Disciplinare si lascia aperta la possibilità di aggiungerne un poco del tipo “0”. A questa va aggiunto il lievito di birra, acqua naturale, pomodorini oppure pelati, olio evo, mozzarella di bufala, origano, aglio, basilico fresco. Sono, dunque, tutti ingredienti “poveri”, ma carichi di gusto e che renderanno al meglio il risultato finale estremamente goloso.

Oltre alla descrizione del tipo di lavorazione della pasta, il Disciplinare si sofferma anche sull’importanza della lievitazione, che viene divisa in due momenti: una prima fase prevede, infatti, una lievitazione di 2 ore e che sarà seguita (dopo aver effettuato l’operazione della formatura del panetto) da un’altra di 4-6 ore.

E’ molto importante sottolineare che nel momento in cui viene “creato” il disco di pizza, che poi andrà ad essere condito e cotto nel forno, gli unici strumenti che viene consentito di utilizzare sono proprio quelli delle mani e delle dita del pizzaiolo. Non è consentito, infatti, l’utilizzo non solo di macchinari di nessun tipo, ma neppure di quello del classico matterello da cucina.

Il procedimento del condimento deve essere seguito secondo un ritmo ben preciso e che inizia dalla disposizione del pomodoro, seguito dal sale, dalla mozzarella di bufala, dal basilico e, infine, dall’olio extravergine di oliva.

Dopo il condimento si può passare alla cottura. Come già accennato, la vera Pizza Napoletana STG si cuoce solo ed esclusivamente in forno a legna e in particolare il Disciplinare indica la temperatura di 485 gradi come quella ideale. Il pizzaiolo può aiutarsi utilizzando una pala (che può essere di alluminio oppure di legno) per disporre la pizza nel forno e anche per alzarla nel momento in cui dovrà controllarne la cottura.

Tutti conosciamo il sapore della migliore Pizza Napoletana e il Disciplinare sottolinea anche le caratteristiche con cui si deve presentare alla vista una pizza ben cotta e che sono quelle che vedono la mozzarella ben fusa e il pomodoro denso e dall’aspetto compatto e consistente. E’ interessante sottolineare che il tempo di cottura ideale per ottenere una pizza di qualità deve essere tra i 60 e i 90 secondi alla temperatura già indicata.

Proprietà nutrizionali

Nonostante spesso si tenda a concentrare l’attenzione solo al fatto di dover tener conto delle calorie che è in grado di donarci, non bisognerebbe dimenticare di sottolineare che questa pizza è davvero un alimento completo.

I suoi ingredienti sono genuini e semplici, ci forniscono una serie di vantaggi dal punto di vista nutrizionale che vale la pena di sottolineare e di conoscere, per poterla apprezzare anche da questo punto di vista.

I pomodori – scelti rigorosamente di qualità – forniscono al nostro organismo una buona fonte di fibre, di Vitamine e di Sali Minerali e soprattutto di importanti anti-ossidanti, che contrastano i radicali liberi e alla cui azione si aggiunge anche quella dei componenti dell’olio di oliva, che, come sappiamo, è molto ricco di Vitamina E e di Vitamina A, oltre ad fornire una buona percentuale di Vitamina D.

L’olio di oliva, inoltre, dona una buon quantità di importanti grassi vegetali. Non dimentichiamo che la farina ci fornisce carboidrati complessi e le importanti Vitamine del Gruppo B,  dunque una bella energia a disposizione per il nostro organismo! E per finire abbiamo le proprietà digestive del basilico.

Una notizia sicuramente interessante e da conoscere è anche quella che la vede come alimento che entra a pieno titolo per aiutare a prevenire varie gravi problematiche di salute. Sembra, infatti, che da alcuni studi emerga che il consumo settimanale di pizza sia in grado addirittura di contrastare problematiche come l’infarto del miocardio e di diminuire il rischio di sviluppare tumori dell’apparato digerente.

E per quanto riguarda le calorie? Una pizza con pomodoro e mozzarella contiene circa 270 calorie per 100 grammi e le calorie possono aumentare a dismisura nelle sue variazioni più golose, ma sicuramente meno tradizionali. Se, quindi, non si vuole rinunciare alla sua bontà e neppure rischiare di perdere la forma fisica, bisogna prima di tutto orientarci verso la classica Napoletana e considerarla come piatto unico. E non avremo grosse problematiche di variazione di peso se nella stessa giornata eviteremo di mangiare pane o pasta!

Curiosità da scoprire…

E’ curioso leggere nel Disciplinare di produzione della Pizza Napoletana la tabella in cui vengono indicati i colori della pizza.

Per ogni sua parte, infatti, c’è un riferimento ad una tonalità che fa parte del catalogo Pantone e tre queste c’è il rosso del pomodoro che corrisponde al colore rosso 703, mentre quello luminoso dell’olio di oliva corrisponde al colore 123 e non manca quello del cornicione che deve essere del “beige carico” e corrisponde alla tonalità 466.