Ricetta frittata di pasta
La frittata di pasta, preparazione della cucina tradizionale napoletana, è la ricetta da copiare che oggi vogliamo raccontare. Unisce praticità e sicurezza di ottenere un risultato molto goloso.
E’ sicuramente uno dei modi più golosi di riproporre il cibo avanzato, a cominciare dal semplice piatto di pasta condita che rimane nel frigorifero e che non vogliamo sprecare.
Essendo un piatto che possiamo preparare utilizzando quello che abbiamo a disposizione, non dobbiamo preoccuparci di scegliere un formato di pasta ben definito. Il risultato finale è quello che conta e si può ottenere con qualsiasi tipo di pasta: dai classici spaghetti fino ai rigatoni, alle penne, ai conghiglioni, ai bucatini.
E’, inoltre, un piatto assolutamente versatile, sicuramente adatto al pranzo di tutti i giorni, ma possiamo anche prepararlo in occasione di una cena che vogliamo rendere particolarmente sfiziosa, giocando, quindi, essenzialmente sul sapore. In questo caso dovremo lavorare di fantasia e servirla in modo adeguato e originale.
Dalla bella Napoli…
La sua origine ci porta a Napoli, città affascinante e peculiare. Patria della creatività per eccellenza, nelle sue vie dominano non solo i bellissimi colori naturali e le atmosfere delle suggestive bellezze architettoniche e artistiche, ma anche i tanti profumi delle specialità gastronomiche locali.
Il vero nome di questo piatto, in dialetto, è “frittat’ ‘e maccarune“, ossia frittata di maccheroni. In questo senso, probabilmente, si fa riferimento al formato più utilizzato, ossia la pasta corta, anche se il termine “maccheroni” può essere interpretato in modo più ampio e traducendolo semplicemente con la parola “pasta”.
Nasce – come possiamo capire in modo intuitivo – come piatto povero, preparato sulla base della pasta avanzata dal giorno prime e di quello che c’era in cucina: il tutto rielaborato con l’aggiunta dell’uovo.
Oggi la scelta nella preparazione è assolutamente libera e si possono scegliere formati non solo diversi nella forma, ma anche nella composizione. E magari possiamo rendere questo piatto semplicissimo anche in modo molto raffinato, ad esempio utilizzando pasta colorata o l’ottimo riso nero Venere.
Libera interpretazione? Sì, ma c’è anche qualche riferimento di base
Se da un lato quetsa ricetta è sicuramente molto libera, perché sta a noi decidere il formato e l’aggiunta degli avanzi sulla base di ciò che abbiamo a disposizione, dall’altro lato ci sono delle indicazioni di base che devono essere seguite, sia perché riportano alla tradizione, sia perché sono utili per ottenere un risultato finale degno di questo nome.
Una delle regole da seguire è quella relativa alle uova: sono un ingrediente fondamentale nella riuscita del piatto, quindi il loro numero deve essere quello indicato che, di solito, è non meno di cinque.
La frittata di pasta, inoltre, dovrebbe essere alta: anche se molte versioni la interpretano in modo più minimal, l’altezza è molto importante per rendere un piatto che, comunque, possiamo considerare rustico e che ci regala mille sapori. E’, insomma, un primo piatto che rientra nella definizione di “goloso” e golosità fa rima anche con intensità e “presenza”.
Calda o fredda?
E’, naturalmente, ottima appena uscita dal forno e ci permette di definire un menu sostanzioso e molto adatto alle giornate invernali.
Fredda, però, è altrettanto buona e ci permette non solo assaporarla ogni volta che ne abbiamo voglia, ma, debitamente tagliata in pezzi piccoli e magari resa (questa volta sì) più bassa, diventa un’ottima idea per preparazioni da servire in un buffet freddo e sfiziosissimo.
La ricetta da copiare
La preparazione vede una grande attenzione da riservare al momento della cottura, che, come vedremo, si divide in varie fasi.
Gli ingredienti sono indicativi e, naturalmente, tutto dipende dai nostri avanzi, in questo caso la preparazione è, come sempre, per realizzare un piatto “di base” e a cui possiamo aggiungere tutto quello che abbiamo a disposizione nel nostro frigorifero.
Alcune “scuole” sottolineano che non ci sia nulla di male nel preparare la pasta e gli ingredienti il giorno stesso in cui vogliamo portarla in tavola, ma è sempre bene cercare di utilizzare i veri e propri avanzi del giorno prima, che, naturalmente, per questa loro prerogativa, avranno assunto una profumazione e un sapore differenti e molto più adatti a valorizzare questo piatto. In alternativa, preparare tutto almeno un giorno prima per ottenere lo stesso risultato ottimale.
Ingredienti per 4 persone
- 500 grammi di pasta fredda condita con sugo
- 5 uova
- parmigiano
- sale
- pepe
- olio
Preparazione della ricetta
Rompere le uova e sistemarle in un piatto, aggiungere il parmigiano, il sale e il pepe, quindi iniziare a batterle come se stessimo preparando una frittata classica.
Prendere la pasta e sistemarla in un contenitore in cui verseremo la frittata ottenuta, facendo amalgamare bene questi due ingredienti. Sistemare, quindi, il composto in una padella sul fuoco in cui ci sia una giusta quantità di olio bollente.
Il primo momento della cottura prevede di alzare la fiamma e cuocere bene sui due lati, che dovranno risultare ben dorati e coloriti. E, naturalmente, è necessario girare la frittata con cura.
Il secondo momento prevede una cottura di circa una ventina di minuti con la fiamma bassa e la frittata coperta.
La parte finale è quella della cottura al forno: la frittata di pasta deve essere sistemata in una pirofila adeguata alla sua grandezza, messa nel forno (che dovrà essere stato precedentemente riscaldato ad una temperatura di circa 100 gradi) e lasciata cuocere per un periodo di tempo che va dai 10 ai 15 minuti.
In alternativa e se vogliamo rendere questo piatto più leggero, possiamo cuocerla solo in forno. Basterà alzare la temperatura, che dovrà arrivare almeno a 200 gradi e, quindi, lasciare la frittata in cottura per 20 minuti, regolandoci sulla base della doratura che vogliamo ottenere.
Variazioni sul tema
Le variazioni su questo tema possono essere infinite, a parte il gusto di assaporarla nella ricetta di base.
Dato che il suo sapore finale dipende dagli avanzi che abbiamo a disposizione, ogni volta potremo preparare delle frittate di pasta diverse: da quelle con gli affettati, con la carne, i pomodorini, le verdure fino al pesce.
Una variazione piuttosto originale potrebbe essere quella di sostituire la pasta di semola di grano duro classica con formati aromatizzati e che verranno equilibrati con il sapore degli altri ingredienti che decideremo di aggiungere.
In questo caso il piatto diventerà sciuramente più elaborato e, quindi, potrebbe essere uno di quei casi in cui sarà necessaria una preparazione ad hoc, cucinando i vari componenti della ricetta il giorno prima e proprio in previsione di questa preparazione.
Qualche idea? Potremmo scegliere la pasta al gusto di tartufo da accompagnare con della carne macinata oppure con fettine di arrosto di tacchino da sminuzzare, per rendere un sapore più delicato, aggiungendo, inoltre, del formaggio leggero o la cremosità della ricotta.
Le classiche “paglia e fieno” sono un suggerimento sfizioso e ci permettono di presentare un piatto colorato e creativo. Possiamo condirle con salmone affumicato oppure con lo speck, ma anche con funghi o asparagi e aggiungendo un poco di mozzarella di qualità, meglio se di bufala.
Un’altra variazione è quella relativa alla grandezza. Nulla ci vieta, infatti, di preparare tante piccole frittate di pasta da servire a tavola su un piatto bianco quadrato o rettangolare oppure con un vassoio coloratissimo e preparare così degli stuzzichini per una apericena accompagnata da buon vino. Bon Appétit.